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- Lavorare è mestier da buoi
- La lingua batte dove il dente duole
- La gente fa come le pecore: dove va una vanno tutte
- Nessuno vuole attaccare il sonaglio al gatto
- ‘Un giorno è un giorno’, pensò l’avaro. E aggiunse alla pentola un cece
- Ama chi t’ama, e chi non t’ama lascia
- Pancia piena, cuor(e) contento
- Chi ben lavora, ben raccoglie
- Chi va alle nozze e non è invitato, ben gli sta se n’è scacciato
- A buon intenditore, poche parole
- A buon gatto, buon topo
- A buona fame, non v’è cattivo pane
- Il lavoro ben fatto non è mai pagato
- Chi dorme come un tasso, non cerca materasso
- A torta finita è brutto comparire
- A bue vecchio, campanaccio nuovo
- Non chiudere la stalla quando i buoi sono scappati
- A giovane soldato vecchio cavallo
- A cavallo giovane, cavaliere vecchio
- A caval donato non si guarda in bocca
- Ad ogni porcello il suo San Martino
- Ogni pentola ha il suo coperchio
- A ogni uccello, il suo nido è bello
- Ognuno ha da pensare a casa sua
- A ciascuno il suo
- Più lunga la strada, più corto il passo
- Capello bianco vuole rispetto
- A carne di lupo, dente di cane
- Troppa famigliarità genera disprezzo
- A piccolo nido, piccolo uccello
- Non vi è mal che non finisca se si soffre con pazienza
- Sempre malato campa cent’anni
- Chi paga avanti è mal servito
- Aiutati che il ciel t’aiuta
- A nemico che fugge, ponti d’oro
- Chi fa tutte le feste, povero si veste (aprox.)
- Chi non può avere la carne, beva il brodo
- Gran nave vuol grand’acqua
- Chi ha fretta, vada adagio
- A gran salita, gran discesa
- Dopo un gran secco viene un gran mollo
- A gran salita, gran discesa
- A mali estremi, estremi rimedi
- L’ultima paglia annienta un asino
- Fino alla morte c’è sempre da imparare
- Il tempo vince tutto
- Bisogna fare di necessità di virtù
- Il cane raggiunge la lepre
- Né donna né tela al lume di candela
- Col fuoco, con la donna e con il mare c’è poco da scherzare
- Rosso di sera, bel tempo si spera
- La fortuna va afferrata per i capelli
- Alla pignata che bolle le mosche non vi si appiccicano
- Chi deve aver bene, dormendo gli viene
- La terza volta è quella buona
- Alla vecchiaia, squame di pesce
- Alla vecchiaia, vaiolo
- Bisogna andare a dormire all’ora delle galline
- Dopo il fatto il consiglio non vale
- Quel che è fatto è fatto
- Ogni moda nuova piace
- Se vuoi che l’amicizia si mantenga, fa che un paniere vada e l’altro venga
- La fortuna aiuta gli audaci
- Lunga via, lunga bugia
- Bisogna far buon viso a cattivo gioco
- Giovane ozioso, vecchio bisognoso
- Non si insegna a nuotare ai pesci
- La molta cortesia fa temere che inganno vi sia
- Gli assenti e i morti non hanno amici
- Il miele si fa leccare perchè è dolce
- A tutte le madri paion belli i loro figli
- Altri tempi, altri costumi
- Vai a raccontarla a qualcun’altro
- A padre avaro, figliuol prodigo
- Volpe che dorme, vive sempre magra
- Il miglior disprezzo è la noncuranza
- A pane di quindici giorni fame di tre settimane
- Al pan duro, dente aguzzo
- Le mosche corron dietro ai cani magri
- Volpe vecchia non si fa prendere al laccio
- A brigante brigante e mezzo
- Gioventù non ha virtù
- Poca quantitá, poco guadagno
- Chi non ha vento vada a remi
- A frettolosa domanda, tarda risposta
- Chi maneggia il miele, si lecca le dita
- A chi cucina e fa la massa, gli succede di tutto
- A chi danno, non sceglie
- Chi rivela il suo segreto vende la sua libertà
- A chi il Signore non dà figlioli, il diavolo dà nipoti
- A chi Dio vuol bene, la cagna partorisce agnelli
- A chi la tocca, San Pietro la benedica
- Chi si aiuta Dio l’aiuta
- Chi vuole i Santi se li preghi
- Chi si aiuta Dio l’aiuta
- Chi non ha denari, non abbia voglie
- Non si può fare la frittata senza rompere le uova
- Aiuta i tuoi e gli altri se puoi (aprox.)
- Volpe che dorme, vive sempre magra
- Il re è morto, viva il re
- A fiume torbido, guadagno di pescatore
- Loda il mare e tienti alla terra
- Col tempo e con la paglia maturano le nespole
- A tal signore, tale onore
- Medico giovane fa la gobba al cimitero
- Né dal medico per ogni male, né dal prete per ogni peccato, né per ogni sete al boccale, né per ogni lite dall’avvocato
- Rispetta se vuoi esser rispettato; ama e sarai per ugual modo amato
- Aprile, ogni goccia un barile
- La prima oliva è oro, la seconda è argento, la terza non val niente
- Nutri la serpe in seno, ti renderà veleno
- Cent’anni avrai in due parole: a letto presto e levati col sole
- Dove la voglia è pronta, le gambe sono leggere
- Ricciolo per forza, dura dall’uscio alla porta (aprox.)
- Affizione accieca ragione
- Fortunato al gioco, sfortunato in amore
- Abbassati e acconciati
- Il bel tempo non dura sempre
- Il maggio non dura mai sette mesi
- Acqua che corre non porta veleno
- L’acqua di maggio, pane per tutto l’anno
- Acqua che corre non porta veleno
- Pane caldo e acqua fredda non furon mai buon pasto
- Acqua passata, non macina più
- Acqua che corre non porta veleno
- Il fuoco che non mi scalda, non voglio che mi scotti
- Acqua versata, non tutta radunata
- Al buon cavallo non occorre dirgli ‘trotta’
- Ama l’amico col vezzo e con il vizio suo
- All’alberello metti il palo, quand’è piccolo
- Chi è assente ha sempre torto
- Chi ha paura d’ogni foglia, non vada al bosco
- Il tacere è la risposta dei saggi
- Alla fortuna bisogna lasciar sempre una finestra aperta
- Buon pagatore non si cura di dar buon pegno
- A buona lavandaia non mancò mai pietra
- L’uomo per la parola e il bue per le corna
- Il tempo consuma ogni cosa
- La medicina del raffreddore è il materasso
- Doglia di testa, vuol minestra
- Il nemico ti odia, non merita nessuna pietà
- Ogni scimmia trova belli i suoi scimmiotti
- Tutto si viene a sapere
- Al mangiare gaudeamus, al pagare suspiramus
- Al gallo che canta, strozzano il collo
- Batti il ferro quando è caldo
- All’uomo dabbene, ogni cosa gli sta bene
- Chi è vergognoso, vada straccioso (aprox.)
- Distogliere un vecchio dalle sue abitudini è lo stesso che mandarlo al cimitero
- Loda il pazzo e fallo correre
- Ai più tristi porci le migliori pere
- Al confessor, medico, avvocato, non tenere il ver celato
- Non c’è uomo che non erri, né cavallo che non sferri
- Il pauroso si spaventa della propria ombra
- Al bambino quando cresce e al malato quando soffre
- Chi ha da rompersi il collo, trova la strada al buio
- Dire pane al pane e vino al vino
- Non svegliare il can che dorme
- Chi dell’altrui si veste, ben gli sta ma tosto esce
- Grattati là dove ti prude
- Al ladro fa paura anche il sorcio
- Chi non è abituato a portare le braghe, quando va al cesso se le caca
- Chi ha voglia di fare non ha bisogno di pungolo
- Non si compiange mai chi va cercando guai
- Alla prima si perdona, alla seconda si bastona
- Al villano, se gli porgi il dito, si prende la mano
- Mi lodo e mi vanto e poi col culo canto
- Chi la dura, la vince
- Gioia e sciagura sempre non dura
- Avrà qualcosa l’acqua se la benedicono
- Le dita della mano non sono tutte uguali
- Dove è l’amore, l’occhio corre
- Lí va Sancho con il suo ronzino
- ll re è la legge vivente
- Buona compagnia, mezza la via
- Colla pazienza si vince tutto
- Chi è amico di tutti non è amico di nessuno
- Non è mio amico quello che risparmia il suo e mangia il mio
- Amico di buon tempo, mutasi col vento
- I veri amici sono come le mosche bianche
- Dove comincia l’interesse finisce l’amicizia
- L’amico che non ti dà e non ti presta, fuggilo come la peste
- Amicizia riconciliata è una piaga mal saldata
- Amici, oro e vino vecchio sono buoni per tutto
- Chi presta, perde l’amico e il denaro
- Amici e muli falliscono nell’adoperarli
- Gli amici son buoni in ogni piazza
- L’amore del genero dura dal giovedì al venerdì
- Amore con amor si paga
- L’amore dei giovani è come il trotto dell’asino
- Ognun dà pane, ma non come mamma
- Amare e non essere amato è tempo perso
- Dove ha gli occhi ha le mani (aprox.)
- Amore e gelosia, nascono in compagnia
- Chi ha quattrini non ha cuore
- Gli amori nuovi fanno dimenticare i vecchi
- L’amore non è bello se non è litigarello
- Amore e tosse non si nascondono
- La notte è fatta per dormire
- Non ti curar di lor, ma guarda e passa
- Nel dubbio, astieniti
- La notte porta consiglio
- Avanti la morte non lice chiamar alcun felice
- Chi si marita in fretta, stenta adagio
- Prima il dovere, poi il piacere
- La fretta corre alla rovina (aprox.)
- Piegati giunco, che arriva la piena
- Si conosce prima un bugiardo che uno zoppo
- Più vicino è il dente, che alcun parente
- Anno bisesto, anno molesto
- Anno ficaio, scarso granaio
- Anno gelato, anno affamato
- Anno nevoso, anno fruttuoso
- Anno nuovo, vita nuova
- Chi perde oggi, vincerà domani
- Chi non sa tacer, non sa parlare
- Meglio saperne uno bene che trenta male
- Il vero amico è colui che non parla male di te
- Quando la strada è piana non cercare né salite né discese
- Cattivo quell’uccello che sporca il suo nido
- Ben sposata è quella che non ha né suocera né cognata
- Chi trova un amico trova un tesoro
- Ara con bambini, mieterai lappole
- ‘Ariamo’, disse la mosca, sull’orecchio del bove
- Facciami ben, facciami mal, in cent’anni saremo egual
- Ogni pazzo è savio quando tace
- Chi ha denari ha ciò che vuole
- L’asino del comune muore sempre di fame
- Asino duro, bastone duro
- Non bisogna fasciarsi la testa prima di rompersela
- Ancora non è uscito dal guscio, ed ha già uno sperone
- La scimmia è sempre scimmia, anche vestita di seta
- Un saggio che ascolta diventa ancora più saggio
- Anche se è tutto creta, non è lo stesso giara che brocca
- Uccello che vola in padella
- Aiutati che il ciel t’aiuta
- O tutto o niente
- Volto di miele, bocca di fiele
- L’agnello umile succhia le mammelle della propria madre e quelle degli altri
- Baci e abbraci non fanno piccolini, ma suonano i vespri
- Mala erba non muore mai
- Ventre pieno canta e non camicia nuova
- Ognuno al suo posto
- Tutto è bene quel che finisce bene
- E’ più facile criticare che fare meglio
- I buoni conti fanno i buoni amici
- Chi ben vive, ben predica
- Le disgrazie non vengono mai sole
- La roba mal acquistata non arricchisce
- Il denaro apre tutte le porte (parc.)
- Una aiuta a maritare l’altra
- Di chi è troppo buono si approfitta sempre
- Più si beve, più si vorrebbe bere
- Cuor forte rompe cattiva sorte
- Buona è la neve che a suo tempo viene
- Il ben non fu mai tardi
- Bue vecchio, solco diritto
- Ognuno fa il suo interesse (aprox.)
- Cavallo grande, cammini o non cammini
- Cavallo che corre, non ha bisogno di sprone
- Quando la capra va alla vigna, come fa la mamma fa la figlia
- Pari con pari ben sta e dura
- La botte dà il vino che ha
- Ogni mercante loda la sua mercanzia
- Ogni cosa a suo tempo
- Ogni cosa al suo posto, un posto per ogni cosa
- Bisogna sposarsi fra pari
- Colombo pasciuto, ciliegia amara
- Infinito è il numero degli sciocchi
- Ogni giorno ha il suo amore e dolore
- Ogni gallo canta nel suo letamaio
- Anche il verme ha la sua collera
- Ognuno è pazzo della sua pazzia
- Ognuno a suo modo, e gli asini all’antica
- Dopo la pioggia viene il sereno
- Ogni bue al pagliaio suo
- Il simile va col suo simile
- Ogni legno ha il suo tarlo
- Ogni simile ama il suo simile
- Ciascuno pensa anzitutto al proprio interesse
- Ogni casa ha i suoi coppi rotti
- Ad ogni uccello il suo nido è bello
- A casa propia ognuno è re
- Ognuno per sé, e Dio per tutti
- Ognuno conta della fiera, com’egli andò con essa
- Ognuno ha la sua croce
- Ognuno sa dove la scarpa lo stringe
- All’opera si conosce il maestro
- Ognuno ha quel che si merita
- Ognuno vede con gli occhi che Dio gli ha dato
- La barba non predica
- Calunnia, calunnia, che a tirar dell’acqua, al muro se n’attacca
- Chi dorme non piglia pesci
- In mancanza di cavalli, gli asini trottano
- Chi va a Roma, né mula zoppa né borsa floscia
- Ogni rana si crede una dama
- Cantar male e persistere
- Chi ride la mattina piange la sera
- L’asino si scoprì dal raglio
- Parole di santo e unghie di gatto
- L’innamorato vuol essere solo, savio, sollecito e segreto (aprox.)
- Carne, fa carne, pesce fa vesce
- L’agnello è buono anche dopo Pasqua
- Il matrimonio dev’esser pari
- Casa chiusa va in rovina
- Se vuoi guardar la casa, fai un uscio solo
- Beata la casa che campanello non ha
- Casa esposta e vigna nascosta
- Casa acconciata, morte preparata
- Casa mia, casa mia, per piccina che tu sia, tu mi sembri una badia
- Casa senza donna, lanterna senza luce
- Chi è nervoso, si sposi
- Bevi poco, mangia assai dormi in alto e vivrai
- Le sventure sono come le ciligie: vengono a due a due
- Acquista buona fama, e mettiti a dormire
- Calcio di cavalla, non fece mai male a puledro
- Chi mangia finché s’ammala digiuna finché non risana
- Non più pietanze, non più amici
- Pane caldo e acqua fredda non furono mai buon pasto
- Risponde il frate come l’abate canta
- La buona greppia fa la buona bestia
- Come si vive, così si muore
- Come seminerai, così raccoglierai
- Compagnia di uno, compagnia di nessuno; compagnia di due, compagnia di Dio; compagnia di tre, compagnia di re; compagnia di quattro, compagnia di matti
- Condividere è vivere
- Vesti bene un palo, che pare un cardinale
- Compra ciò che non ti occorre, venderai presto ció che ti è necessario
- Vesti una donna, che pare una bella donna
- Togliere le castagne dal fuoco con la zampa del gatto
- Chi ha quattrini, ha amici
- Vesti una villana, pare una sovrana
- Non si scherza con l’amore
- Se son rose fioriranno
- Con questi vimini non si può fare più che questo cesto
- Dove c’è più gente, c’è più niente
- Colla bellezza non si mangia
- Con l’aiuto del vicino, uccise mio padre un maiale
- L’intenzione è quella che conta
- Secondo la misura che farai, misurato ancor sarai
- Guardati da chi ti leva la cappa in casa tua
- Villan nobilitato non conosce il parentato
- Ognuno faccia col suo
- Quello che è buono per il fegato, può essere cattivo per la milza
- Non trovai amico più fidato e caro che m’aiutasse come il mio denaro (aprox.)
- La necessità non ha legge
- Con la pazienza si ottiene tutto
- Non bisogna imbarcarsi senza biscotti (aprox.)
- L’abito non fa il monaco, ma per come vai vestito, sei calcolato
- Conosci te stesso
- Il consiglio è disprezzato se non chiesto o non pagato
- Male gli altri consiglia chi per sé non lo piglia
- L’amore si trova tanto sotto la lana che sotto la seta
- Contro il vizio di chiedere, la virtú di non dare
- L’allegria è d’ogni male il rimedio universale
- Onor di bocca, assai giova e poco costa
- Cosa brutta, non si faccia e non si impari
- Cosa promessa è mezzo debito
- Abitudini e denaro fanno i figli cavalieri
- Chi cuce senza ditale, cuce senza cervello
- Nutrisci il corvo e ti caverà gli occhi
- Come è l’anno, cosí la brocca
- Quale uccello, tale il nido
- Tale il gregge, qual è chi lo regge
- Ogni cosa a suo tempo
- Quale madre, tale figlia
- Chi piú chi meno, abbiamo tutti qualcosa da nascondere
- Si stava meglio quando si stava peggio
- Quando marzo ha pioggia e vento, poca paglia e assai frumento
- Il sole si leva per tutti
- Quando il diavolo non trova da fare, prende el fuoco, e lo butta in aria
- Quando il diavolo fa orazione, ti vuole ingannare
- Quando il gatto non c’è, i topi ballano
- Se i corvi scendono a valle, presto vien freddo grande
- La campana non suona se qualcosa non c’è
- Dove non basta la pelle del leone, bisogna attaccarvi quella della volpe
- Quando sei in cammino, non dir male del tuo vicino
- Quando la testa duole, tutte le membra languono
- Quando la fame entra dalla porta, l’amore esce dalla finestra
- Disse la volpe ai figli: -Quando a tordi e quando a grilli
- Quando la volpe predica, guardatevi galline
- Quando brucia nel vicinato, porta acqua a casa tua
- Quando Marzo fa Aprile, Aprile fa Marzo
- Quando viene la fortuna, apri le porte
- Quando il lupo mangia il compagno, creder si dee sterile la campagna
- Non si serra mai una porta che non se ne apra un’altra
- Le persone quanto più sono grandi, tanto più sono umili
- Conti spessi, amicizia lunga
- I più vecchi ne sanno di più
- Tante teste, tante idee
- Racconta la tua pena a chi la sa
- Conti spessi, amicizia lunga
- Il riposo è medicina
- Attento a quello che fai, non fidarti dei rapaci
- I guai, chi ce li ha, se li tiene
- Chi lascia il cavallo in cura ad altri presto andrà a piedi
- Chi troppo comincia, poco finisce
- Dove ha gli occhi, ha le mani
- La giusta dieta, ogni gran male cheta
- Dio manda i biscotti a quelli che non hanno denti
- Io do una mano a te e tu dai una mano a me
- Il denaro apre tutte le porte
- Grossezza fa bellezza
- Dammi pane, e mandami fuori
- Nessuno fa niente per niente
- Ringraziando per le offese fanni affari gli uomini saggi
- A goccia a goccia si scava la pietra
- A Cesare quel che è di Cesare, a Dio quel che è di Dio
- Chi dà calci ad ogni pietra la sera è senza scarpe
- Chi agisce adagio e bene, buon risultato ottiene
- Si piange anche di gioia
- Il miglior amico, la miglior sassata
- Un male tira l’altro
- Dal vino buono si fa buon aceto
- Buon grano fa buon pane
- La buona madre fa la buona figliola
- La riconoscenza è un legame pesante che dura da Natale a Santo Stefano
- Denari e santità metà della metà
- Dove non c’è non ne toglie neanche la piena
- L’amore è cieco e pazzo
- Da fuori verrà chi da casa ci caccierà
- Cena lunga, vita corta; cena corta, vita lunga
- Tra corsale e corsale non si perde, se non i barili vuoti
- Errare è umano; perseverare diabolico
- La speranza accompagna l’uomo fino alla morte
- Per l’abbodanza del cuor, la bocca parla
- Dalla discussione nasce la luce
- Dalla mano alla bocca spesso si perde la zuppa
- Pancia piena porta gioia
- Da porte chiuse, il diavolo non viene
- Dal riso al dolore, un pelo
- Pecore contate, il lupo se le mangia
- Quel che non costa, non pesa
- Si crede solo a quel che si vede
- Siamo quello che mangiamo
- Dagli amici mi guardi Iddio, che dai nemici mi guardo io
- L’amore è bello per chi lo impara (parc.)
- Dai quaranta in lá, o mi duole qua o mi duole lá
- Fra due mali, scelgi il minore
- Chi s’è scottato una volta, l’altra vi soffia su
- Il mal corvo fa mal uovo
- Riderai di me, ma non del mio denaro
- Del matto, del medico e del cuoco, ognun n’ha un poco
- Di notte tutti i gatti sono bigi
- Di padre santolotto, figlio diavolotto
- I figli dei gatti prendono i topi
- Di paglia o di fieno, il corpo ha da esser pieno
- Piccola scintilla può bruciare una villa
- Di smarriti, al fiume
- Da puledro scarnoso, a volte cavallo prezioso
- Dal bugiardo mi guardi Dio, perché non me ne posso guardare io
- Di coda d’asino non si puo fare staccio
- Ogni testa è un mondo (aprox.)
- Quale la pianta, tali i frutti
- Tale padre, tale filglio
- All’orto di Dio campan tutti
- Il grano fitto sta bene nel magazzino
- D’aquila non nasce colomba
- Piccola scintilla può bruciare una villa
- Tra il dire al fare c’è di mezzo il mare
- Dall’acqua cheta mi guardi Dio, che dalla corrente mi guarderò io
- L’amore e l’odio sono parenti
- Sopra l’albero caduto, tutti corrono a far legna
- Tra bene e male, alla sera ci si ritrova pari
- Dal cuoio d’altri si fanno le corregge larghe
- Dal detto al fatto c’è un bel tratto
- Fra due mali, scelgi il minore
- Dal bosco una bella fagiana; dal mare una bella murena; dal fiume un’anguilla di tana; dalla gabbia una bella gallina
- Chi giura è bugiardo
- Consiglio di vecchio è aiuto di giovane
- Calamità scopre amistà
- Mal comune, mezzo gaudio
- Sfortunato al gioco, fortunato in amore
- Scoprire un altare per ricoprirne un altro
- Nudo nacqui, nudo mi trovo: non perdo e non guadagno
- Piano e bella grafia, dice il maestro a scuola
- Dopo il bere, ognuno vuol dire il suo parere
- Dopo mangiato, non leggere neanche una busta
- Dopo il latte, non mandar giù niente
- In cent’anni e cento mesi, torna l’acqua ai suoi paesi
- Al fico l’acqua, alla pera il vino
- Dopo la morte non val medicina
- Dietro la croce si nasconde il diavolo
- Si dice il peccato ma non il peccatore
- Da Santa Lucia a Natale, il dì allunga un passo di cane
- Giorni di maggio, giorni del diavolo: non sorge il sole che già fa buio
- Dopo l’abbondanza vien la carestia
- Fortuna che tarda, con maggiore gioia si attende
- Detto fatto
- Tutti i santi cominciano e Sant’Andrea finisce
- La verità genera odio
- Il bue dice cornuto all’asino
- ‘Scostati ché mi sporchi!’, disse lo spazzacamino
- Disse il latte al vino: ‘Siate il benvenuto, amico!’
- La padella dice al paiuolo: ‘Fatti in là che mi tingi’
- Dimmi con chi vai, e ti dirò chi sei
- Meno uno sa, più leva in alto il naso
- I denari han sempre ragione
- I soldi chiamano soldi
- La prima nobiltà sono i denari
- Dio non manda se non quel che si può portare
- Dio consente, ma non sempre
- Dio manda il freddo secondo i panni
- Dio li fa e poi li accoppia
- Dio mi dia contesa con chi mi capisce
- Il Signore manda la piaga e manda l’unguento
- Nemico diviso, mezzo vinto
- Dove entra il bere, esce il sapere
- Dove parlano i tamburi, tacciono le leggi
- Malattia lunga, morte sicura
- Mal di capo vuol mangiare (e vuol vuotare)
- Dolore di moglie morta, dura fino alla porta
- Dove dissi dico, dico Diego
- Dove entra il sole, non entra il medico
- Quanto a Roma andrai, fa come vedrai
- Grand’amor, gran dolor
- Dove c’è la strada segnata, no andare per il cespuglio
- Amore e gelosia nacquero insieme (aprox.)
- Confidenza toglie riverenza
- A buona volontà non manca facoltà
- Il santo non può se Dio non vuole
- Togliere senza mettere svuota il cassetto
- Dove è stato il fuoco, ci sa sempre di bruciaticcio
- Chi la fa l’aspetti
- Di dove men si pensa, si leva la lepre
- Dove non c’è farina, non ci può essere scienza
- Dove non c’è la pentola, regna il diavolo
- Non metter bocca dove non ti tocca (aprox.)
- Le capre, dove ne salta una, saltano tutte
- Il fiume dove è profondo è silenzioso
- La notte porta consiglio
- Una goccia d’aprile vale mille lire
- Due bene, tre meglio, quattro male, cinque peggio
- Per litigare, bisogna essere in due
- Due galli in un pollaio non van d’accordo
- Chi vive con il cane impara ad abbaiare
- Il prete dove canta vi mangia
- L’olio d’oliva porta via tutti i mali
- Bevi l’acqua come il bue e il vino come il re
- L’aquila non piglia mosche
- L’amore è cieco
- Il primo amore non si scorda mai
- Il cuore ha le sue ragioni e non intende ragioni
- L’amore uguaglia tutti
- Il riso nasce nell’acqua e deve morir nel vino
- Asino carico d’oro mangia cardoni e ortiche
- L’avaro è come l’idropico, quanto più beve, più ha sete
- Il bene si conosce quando non s’ha più
- Bene e male, in faccia pare
- Nessuna nuova, buona nuova (aprox.)
- Il bene bisogna cercarlo e il male aspettarlo
- Il bene bisogna cercarlo, e il male aspettarlo
- Il buon medico non ha paura di scorticare
- La buona mercanzia si loda da se stessa
- Nelle botti piccine ci sta il vino buono
- Il tacere è la risposta dei saggi
- Il buon vino non ha bisogno di frasche
- Bue che non ha cavezza, il collo si scavezza
- Bue sciolto lecca per tutto
- L’asino davanti perchè non si spaventi
- Chi si sposa, abbia casa
- Col melone e con la moglie raccomandati a Dio
- Mangiare e grattare, basta incominciare
- Quando l’errore è fatto, la casa è piena di consigli
- Consiglio femminile costa caro o è troppo vile (parc.)
- Il cuore non invecchia mai
- Il dare e il ricevere richiedono di buon senso
- Il miglior disprezzo è l’indifferenza
- Chi desidera ha già la metà
- Dopo il dolce vien l’amaro
- Il diavolo quando è vecchio, si fa romito
- I soldi dell’avaro vanno due volte al mercato
- Il denaro è il re del mondo
- I soldi non hanno odore
- Mangia il pesce fresco e sposa la figlia presto
- Chi s’è scottato una volta, l’altra vi soffia su
- Ogni eccesso è vizioso
- Il fine giustifica i mezzi
- Frutto proibito, più saporito
- Non è difficile procurare; è difficile mantenere
- L’abito fa il monaco
- L’abito non fa il monaco
- La necessità aguzza l’ingegno
- La fame caccia il lupo dal bosco
- La fame è cattiva consigliera
- Figlio di gatta catturerà sorci
- L’uomo è l’unico animale che inciampa due volte nella stessa pietra
- L’uomo è fuoco e la donna è stoppa, vien poi il diavolo e gliel’accocca
- L’uomo è lupo all’uomo
- L’uomo propone e Dio dispone
- L’uomo e l’orso, quanto più è brutto, più è bello
- L’ospite è come il pesce: dopo tre giorni puzza
- La via dell’inferno è lastricata di buone intenzioni
- L’inverno a metà maggio riprende breve ingaggio
- Chi piange il morto, invano si affatica
- Lacrime di donna, fontana di malizia
- Alle lacrime di un erede è ben matto chi ci crede
- Il lupo perde il pelo ma non il vizio
- La volpe in vicinato non fa mai danno
- Impara a vivere lo sciocco a sue spese
- Mastro Prugna, che non sapeva leggere e mise su una scuola
- Del mal altrui l’uomo guarisce e del proprio muore
- Il male viene a cavallo e va via a piedi
- Medico vecchio, barbiere giovane
- Il cane è il migliore amico dell’uomo
- I più destri nuotatori sogliono morire annegati
- Il bugiardo deve avere buona memoria
- La paura guarda la vigna
- Il gallo e il garzone bisogna cambiarli ogni anno
- I morti alla terra e i vivi alla scodella
- Quant’è piccolo il mondo
- L’occhio del padrone ingrassa il cavallo
- Chi vuol tener l’occhio sano, leghisi la mano
- Passato il pericolo, gabbato il santo
- La pigrizia è la chiave della povertà
- Can dell’ortolano, non mangia la lattuga e non la lascia mangiare agli atri
- Il cane vecchio non abbaia invano
- Chi pesca a canna, perde più che non guadagna
- Il pesce comincia a puzzare dalla testa
- Il pesce grosso mangia il piccolo
- Pesce che cerca l’amo, cerca il suo danno
- Il piede del padrone ingrassa il campo
- La morte non sparagna, Re di Francia, nè di Spagna
- Poeti si nace, non si diventa
- Il passo più difficile è quello dell’uscio
- Chi a trent’anni non mette giudizio, non compra terreno
- Chi vuole acqua, vada al pozzo
- Chi avvisa non è un traditore
- Non si può cantare e portar la croce
- Chi va al mercato e mente la borsa sua lo sente
- Chi disprezza compra
- Chi dice la verità non s’affatica
- Chi male una volta si marita, ne risente tutta la vita
- Se non vuoi essere preso per fesso non ti fidar nemmeno di te stesso
- Chi rompe paga
- Chi la dura, la vince
- Ognuno è maestro nell’arte sua
- Viaggiando s’impara (parc.)
- Chi fa la legge, osservarla degge
- Chi va forte, va alla morte
- Chi corre, corre e chi non corre, vola
- Chi non dubita di nulla, non sa mai nulla
- Chi non piange, non poppa
- Chi ha paura, non vada alla guerra
- Chi non si consola, è che non vuole
- Chi non lavora non mangia
- Chi fa le parti, si prende la parte migliore
- Quando uno per bugiardo è conosciuto, anche se dice il vero non è creduto
- Chi domanda, non fa errore
- Chi primo si alza, si calza
- Chi ben dona caro vende se villan non è chi prende
- Chi rompe paga
- Chi mangia solo, crepa solo
- Chi ha buona cappa, facilmente scappa
- Chi ha tegole di vetro, non tiri sassi al vicino
- Chi ha buoni padrini, ha buone ciambelle
- Chi ha uno zio in Alcalá, non ha zio e non ha niente
- Chi inciampa e non cade, avanza cammino
- Chi conserva, ritrova
- Chi ha ad aver bene, dormendo gli viene
- Chi vien dietro, serri l’uscio
- La croce nel petto, il diavolo ne’ fatti
- Chi prega il villano, si affatica invano (aprox.)
- Il sapere non è mai troppo
- I più savi meno sanno (Parc)
- Il passo più difficile è quello dell’uscio
- Il sarto di campagna, che cuce in vano e mette il filo
- Il sonno si chiama fratello della morte
- Il tempo cura ogni male
- Il tempo è denaro
- Il tempo lo dirà
- Il tempo perso non s’acquista più
- Tempo verrà che il tristo varrà
- Il tempo guarisce ogni male
- All’ultimo tocca il peggio
- Tutti i vizi corrompono la ragione
- Ad arca aperta, il giusto pecca
- In bocca chiusa non entrano mosche
- Se un cieco guida l’altro, tutti e due cadono nella fossa
- Ogni paese ha la sua usanza
- A casa di cantatori non ci voglion sonatori
- In casa di calzolaio non si hanno scarpe
- Il bene dei poveri dura poco
- Se la casa è piena, presto si fa da cena
- Non dire al mondo ciò che sai fare
- Dicembre, dà freddo al corpo ma gioia al cuore
- La virtù sta nel mezzo
- Ogni legno ha il suo tarlo
- Nel paese dei ciechi un guercio è re
- Chi ha fatto il peccato, faccia la penitenza
- In fiume senza pesci non si gettan reti
- Sole febbraiolo spinge all’ombra il cane
- Ben venga maggio coi suoi fiori
- Alla barba dei pazzi il barbiere impara a radere
- Nella bocca del discreto ciò che è pubblico diventa segreto
- In guerra e in amore, tutto è lecito
- Dove mangiano quattro, mangiano cinque
- A tavola e a tavolino si conosce la gente
- L’amico si riconosce nel momento del bisogno
- Un po’ tardi, troppo tardi
- Il mondo è bello perché è vario
- Non metter bocca dove non ti tocca
- Nei nidi di anni fa, non ci sono uccelli oggi
- Né di venere né di marte, né si sposa né si parte
- Natale al balcone, Pasqua al tizzone
- Aria settembrina, fresco la sera e fresco la mattina
- In ottobre, la terra concima e copri
- Chi ha la sua casa, poco gli manca
- In tempo di fichi, non si conoscono né parenti né amici
- Nel tempo dei meloni, corti i sermoni
- In terra straniera, la vacca incorna al bue
- Tutto il mondo è paese
- È bene accendere una candela a Dio e due al diavolo
- Le montagne non s’incontrano
- Tanti servitori, tanti nemici
- Tra amici e soldati, i complimenti sono scusati
- La varietà piace
- Nel negozio non si conosce amicizia
- Fra l’uscio e i denti del cane, non mettere le mani
- La prima carità è quella di casa propria (aprox.)
- In aprile o vivo o morto, il cuculo deve venire
- Tra padri e figli nessun consiglio
- Fra moglie e marito non mettere il dito
- Tra santa e santo, parete di calce e spigolo
- Tra tutti la uccisero e sola morì
- Invidia dei vivi; dei morti, oblio
- Le disgrazie non vengono mai sole
- Sbagliando s’impara
- Nessuna nuova, buona nuova
- È proprio della gente bene essere grata
- Essere la goccia che fa traboccare il vaso
- A lavar la testa all’asino si perde ranno e sapone
- È più facile che un cammello passi per la cruna di un’ago, che il ricco entri nel Regno dei Cieli
- Spesso è peggiore il rimedio che il male
- Uscire dal fumo per cadere nella fiamma
- Scopa nuova spazza bene in casa
- Chi sta alle scolte, sente le sue colpe
- La vera ricchezza è contentarsi
- Quello è tuo nemico che è del tuo ufficio
- Vien la ventura, a chi la procura
- Il bue dice cornuto all’asino
- Questo e niente, tutto è niente
- Barba rossa è mal colore, sotto il ciel non è peggiore
- Febbraietto corto e maledetto
- La pioggia di febbraio empie il granaio
- Formaggio, pere e pane, pasto da villano
- L’ingordo cane che due lepri caccia, ben presto d’ambedue perde la traccia
- A pancia vuota si lavora male (aprox.)
- Gallo che non canta, qualcosa ha in gola
- Per baciare la figlia moccolosa, la mamma ha da essere odorosa
- I padri fanno, i figli disfanno
- Chi guadagna quattro e spende sette, non ha bisogno di borsette
- Gatto inguantato, nessun topo ha mai acchiappato
- Gatto scottato dall’acqua calda, ha paura della fredda
- Se in porto c’e il gabbiano, in mare c’è il fortunale
- Il vizio di natura sino alla fossa dura
- Quando la rondine vola bassa, il bel tempo va a spasso
- La goccia vuota la botte
- A goccia a goccia, si riempie il pozzo
- Grande tocco, messaggio corto
- A granelli il galletto si riempe il gozzo
- Guardati da medico ammalato, da matto attizzato, da uomo deliberato, da femmina disperata, da cane che non abbaia, da uomo che non parla
- In guerra, nella caccia e negli amori, per un piacer mille dolori
- Il frutto che si vede dietro al muro par sempre più bello e più maturo
- Si parla del diavolo e spuntano le corna
- Parlando ci s’intende
- Da che pulpito viene la predica!
- Fatti di miele, e ti mangeranno le mosche
- Il bene fatto non è mai perduto
- L’occhio del padrone ingrassa il cavallo
- Avvenga il miracolo, e lo faccia il diavolo
- Si deve mangiare in modo da avere ancora fame
- Chi mal mangia, assai digiuna
- Maggio, adagio
- All’ultimo si contano le pecore
- Finchè c’è vita, ciè speranza
- Anche le pulci fanno la tosse
- Il bene si conosce quando non s’ha più
- Ci son più giorni, che non salcicce
- Chi in conclave entra papa esce cardinale
- Chi si fa i fatti suoi, campa cent’anni
- Fai bene senza pensare a chi
- Fai buona farina e non toccare la trombetta
- Comandi chi può, obbedisca chi deve
- Mangiamo e beviamo, finché ce n’ è
- Beltà senza la grazia è un amo senza l’esca
- Il figlio di mia figlia, nipote; il figlio di mio figlio, non si sa
- La condotta dei genitori é la guida dei figli
- Non bisogna fasciarsi la testa prima di rompersela
- Figlio senza dolore, madre senza amore
- Figli da allevare, ferro da masticare (aprox.)
- La troppa cortesia fa temer che inganno vi sia
- Quando il povero si rattoppa, crede che il vestito è nuovo
- Uomo avvisato, mezzo salvato
- Uomo vecchio, ogni dí malanno nuovo
- Buon sangue non mente
- Virtú e fortuna non stanno di casa insieme
- Oggi a me, domani a te
- Cadere dalla padella alla brace
- Fuggire il fumo e cadere nel fuoco
- Acqua, fumo e mala femmina cacciano alla gente di casa
- Fuggi il male, ama il bene che in un momento cangiano le scene
- I pifferi di montagna andarono per suonare e furono suonati
- Ira di fratelli, ira di Dio
- Nido fatto, gazza morta
- Cantarsela e suonarsela da soli
- Gioco e osteria si portaron tutto via
- L’amicizia si deve sdrucire e non stracciare
- Assenza nemica d’amore, cuanto lontan dall’occhio, tanto lontan dal cuore
- L’avarizia rompe il sacco
- Il matrimonio dei poveri, è tutto voci
- Borsa senza denari ha nome cuoio
- Chi ben fa, ben avrá
- La buona vita, padre e madre dimentica
- La volpe cangia il pelo ma non il vizio
- Il letto è rosa: chi non si dorme, si riposa
- Le rughe contano gli anni (parcial)
- Il viso è lo specchio dell’anima
- La prima carità comincia da sè
- A grassa cucina, povertá vicina
- Dopo desinare, non camminare; dopo cena, con dolce lena
- L’uso fa legge
- La critica è facile, l’arte è difficile
- La colpa dell’asino darla alla sella
- La curiosità uccide il gatto
- La diligenza è madre della buona ventura
- Per condire l’insalata vola col sale, canta coll’olio, fuggi coll’aceto
- La speranza è l’ultima a morire
- L’eccezione conferma la regola
- L’esperienza madre di scienza
- La fede può smuovere le montagne
- L’erba del vicino è sempre più verde
- Grossezza non fa bellezza
- La guerra genera guerra
- La bellezza dura poco
- I figli dei gatti prendono i topi
- Pane finché dura, ma il vino a misura (aprox.)
- L’ignoranza della legge non scusa
- L’informazione è potere
- Il giovane con la forza e il vecchio colla morsa
- Lingua lunga, corta mano
- La lingua non ha osso ma può rompere il dosso
- Senza fatica non si fa niente
- Una lima lima l’altra
- L’adulazione procura gli amici, la verità i nemici
- Mala erba presto cresce
- Una mela marcia ne guasta cento
- La pecora più disgraziata si sporca nell’ovile
- La ricchezza sta nel sapersi accontentare
- La migliore parola è quella non detta
- L’appetito non vuol salsa
- Le bugie hanno le gambe corte
- Confidenza toglie riverenza
- La morte pareggia tutti
- La donna bella, tien l’uomo contento
- L’ha detto il pittore e non sbaglia: la donna piccolina è sempre bella
- Le donne tacciono quello che non sanno (parc.)
- Quel che la donna vuole, Dio lo vuole (parc.)
- Fragilità, il tuo nome è donna (aprox.)
- Vino e donna fanno uscir matti gli uomini
- Donne e sardine sono buone piccoline
- La donna, pregata, e la pentola, riposata
- La musica ammansa le bestie feroci
- Il bisogno fa trottare la vecchia
- La notte per pensare e la mattina per fare
- L’occasione fa l’uomo ladro
- Pecora mansueta da ogni agnello è tettata
- La peccora che dice esser del lupo bisogna che la sia
- La parola muove, l’esempio trascina
- La parola è d’argento, il silenzio d’oro
- Parola detta e sasso tirato non fu più suo
- La peggior ruota del carro è quella che stride
- Colla pazienza si vince tutto
- Donna piccolina, donna peperina
- Come marzo si avvicina, tutti gli umori si risentono
- I gran dolori son muti
- Rispondi col silenzio a chi parla senza ragione
- Si conosce quanto vale la salute solo quando non si ha più
- Il sangue senza fuoco bolle
- Donna maritata, né suocera né cognati (aprox.)
- È più facile che si mariti una brutta che una bella
- Il dado è tratto
- Tradimento piace assai, traditor non piacque mai
- L’unione fa la forza
- La vendetta è un piatto che va servito freddo
- La verità puó languire, ma non perire
- La verità fa male
- La verità è figlia del tempo
- La verità e l’olio vengono sempre a galla
- La vita non è tutta rose e fiori
- Gallina vecchia fa buon brodo
- La vigna e il puledro, li cresca un altro
- L’abito della vedova mostra il passato, gli occhi piangono il presente, e il cuore va cercando l’avvenire
- A cattivo lavoratore ogni zappa dà dolore
- Mal si prendono le pulci coi guanti
- Lavoratori nuovi, male per la semina
- A buona lavandaia non mancò mai pietra (aprox.)
- Mi abbai il cane, ma non mi morda
- Le lacrime rompono le pietre
- L’apparenza inganna
- Le armi da fuoco, quanto più lontano, meglio
- Scherzando scherzando si dice il vero
- I paragoni son tutti odiosi
- Le cose di palazzo sono lente
- Patti chiari, amicizia lunga
- Le disgrazie non vengono mai sole
- La madre pietosa fa la figlia tignosa
- Le cattive notizie hanno le ali
- Aprile, dolce dormire
- Le parole volano, quel ch’è scritto rimane
- I muri hanno orecchi
- La fretta non è mai buona
- Quel che si impara da giovani non si dimentica
- Il libro serrato, non fa l’uomo letterato
- Libro prestato, libro perduto
- A piaga infistolata ogni rimedio è vano
- Il bambino piange per il suo bene, il vecchio per il suo male
- Il buon mercato è caro
- Tutto è bene ciò che finisce bene
- Le cose belle durano poco
- Le cose buone, se brevi, due volte buono
- Meglio un uovo oggi che una gallina domani
- Quel che si mangia per quel che viene servito
- Cortesia non toglie valentia
- Ció che è affidato, rare volte è pagato
- Cosa trovata non è rubata
- Ciò che si eredita è regalato e ciò che si compra, sudato
- Pecore contate, il lupo se le mangia
- Quel che è mio è mio e quel che è tuo è anche mio
- Ciò che è dimenticato, né gradito né pagato
- L’assai basta e il troppo guasta
- Ogni promessa è debito
- Non è mai male per uno che non sia bene per un altro
- Abbodanza di bene non nuoce
- Buon principio fa buona fine
- Quel che non costa, non pesa
- Quel che si fa all’oscuro, appare al sole
- Quando il piccolo parla, il grande ha parlato
- Quel che si impara in gioventù, non si dimentica mai più
- Quello che insegna la vita nei libri non si trova (parc.)
- Roba del comune, roba di nessuno
- Ogni moda nuova piace
- Dove forza non c’è, l’ingegno arriva
- Ciò che la lupa fa, al lupo piace
- Quel che dà natura, fino alla fossa dura
- La roba vale quello che la paghi
- Dalle rape non si cava sangue
- Accade in un’ora, quel che non accade in mill’anni
- Il fuoco che non mi scalda, non voglio che mi scotti
- Ciò che non ammazza, ingrassa
- Quel che non vuoi per i tuoi denti, non volerlo per i tuoi parenti
- Non fare agli altri quello che non vorresti che fosse fatto a te
- Se mai si comincia, mai si finisce
- Ciò che non va in lacrime, va in sospiri
- Ciò che un altro suda, a me poco dura
- Roba offerta, mezza buttata via
- Quel che si impara in gioventù, non si dimentica mai più
- Quel che ha da essere sia
- La roba, quando è disprezzata, bisogna cominciare a tenerla da conto
- Lupo non mangia lupo
- Matta è quella pecora che si confessa al lupo
- Ogni pazzo par savio quando tace
- Gli amici dei miei amici sono miei amici
- Gli anni non passano invano
- Non si può veder il bosco per gli alberi
- Gelosia, la peggiore malattia (aprox.)
- Il soldi vanno e vengono
- Tutti i dolori con pane son buoni
- Gli estremi si toccano
- L’uomo porta il bene ma la femmina lo mantiene
- L’ospite è bello visto da dietro
- Prima o poi bisogna ingoiare il rospo
- Gli affari sono affari
- I fanciulli e i pazzi dicono la verità
- I re e i giudici non si sposano con nessuno
- I tempi cambiano
- È facile far paura al toro dalla finestra
- I panni sporchi si lavano in casa
- Luna con l’alone, o vento o pioggia
- La matrigna è amara anche se è fatta di zucchero
- Mal comune, mezzo gaudio
- Chi dice la verità è malvisto
- La parola migliore è quella che non fu mai detta (aprox.)
- È più difficile sorvegliare una donna che un sacco di pulci (parc.)
- Chi è a dozzina non comanda
- Manine che non date, che aspettate?
- Mani destre non trovan legno torto
- Mani fredde, cuore caldo
- Domani è un altro giorno
- La nebbia della mattina, scalda la giornata
- L’uomo geloso non riposa mai
- Marzo ventoso, aprile piovoso
- Più addolcisce il denaro, che parole di cavaliere
- Caca più un bove che cento rondinelle
- Corre di più lo zoppo che il sano
- Meglio avere un nemico intelligente che un amico sciocco
- Il bisogno fa l’uomo ingegnoso
- Non si sente le campane piccole quando suonano le grandi (aprox.)
- Fa più colui che vuole di colui che può
- Ne uccide più la gola che la spada
- S’acchiappano più mosche con una goccia di miele che con una botte d’aceto
- È meglio essere digiuno fuori che satollo in prigione
- Il diavolo sa molte cose perché è vecchio
- Ne sa più il matto a casa sua che il savio a casa d’altri
- Vale più un dente in bocca che cento milioni in banca
- Tira più un pel di donna che cento paia di buoi
- Non vale levarsi a buon’ora, bisogna aver ventura
- Meglio acqua del cielo che tutta l’acqua per annaffiare
- Meglio poco che niente
- Val più avere amici in piazza che denari nella cassa
- È meglio tacere che mal parlare
- Meglio un buon vicino che un parente
- Meglio una buona speranza che un bene dannoso
- È meglio aver buon nome, che molte ricchezze
- Meglio un asino vivo che un dottore morto
- Meglio essere nelle grazie di qualcuno che essere grazioso
- È meglio donare che prestare
- Meglio solo che male accompagnato
- È meglio spendere in pane che in medicine
- Val più la pratica che la grammatica
- A volte costa più la salsa del pesce
- Meglio arrivare cinque minuti prima, che cinque minuti dopo
- Meglio il cattivo conosciuto che il buono da conoscere
- La destrezza val più che viva forza
- Meglio onore senza vita che vita senza onore
- La famiglia prima di tutto
- Meglio un fringuello in mano che un tordo in frasca
- Più vale un pan con amore, che un cappone con dolore
- Meglio abbondare che scarseggiare
- Meglio chiedere che rubare
- È meglio perdere il dito che la mano
- Meglio è assai morte onorata, che una vita svergognata
- È meglio un can vivo che un leone morto
- Meglio poco, ma buono
- È meglio diventar rosso una volta che pallido tante
- Se non sai, domanda
- Meglio prevenire che curare
- Meglio che si dica qui fuggì che qui morì
- Meglio che avanzi che manchi
- Se ti preme sanità non magiare a sazietà
- Affaticati per sapere e lavora per avere
- Meglio primo in un villaggio delle Alpi che secondo a Roma
- Meglio essere mulattiere che asino
- È meglio esser capo di gatto, che coda di leone
- È meglio essere invidiati che compianti
- È meglio che stia un solo bene, che tutti male (aprox.)
- Meglio sudare che tremare
- Meglio tardi che mai
- Meglio l’avuto che l’aspettato
- Meglio strabico che cieco
- È meglio un buon amico che cento parenti
- Meglio un magro accordo che una grassa sentenza
- È meglio un ‘tò’, che cento ‘ti darò’
- Meglio due bocconi di vacca che sette di patate
- Quattro occhi vedono più di due
- Matrimonio e vescovati, son dal cielo destinati
- Maggio fresco, buon raccolto
- Medico, cura te stesso
- Meglio dare che ricevere
- Quando ci conviene pungere e quando leccare (parc.)
- È meglio pan nero che fame nera
- Fa più un vecchio in un canto che un giovane in un campo (santo)
- Muove la coda il cane, non per te, ma per il pane
- Mente sana in corpo sano
- Mettere l’ago e tirar fuori la grata
- Marito e figli, come Dio te li dà, cosí te li pigli
- Finché dura, fa verdura
- Mentre lo sciocco pensa, fa il saggio capitale
- In casa sua ciascuno è re
- Finché c’è vita c’è speranza
- Mentre ha buon vento, naviga corsaro! (aprox.)
- La moneta falsa viaggia più della buona
- Molta grazia causa disprezzo
- Assai rumore e poca lana
- Molto sa il topo, ma più sa il gatto
- Chi troppo insacca squarcia la sacca (aprox.)
- Troppi cuochi guastan la cucina
- Molti pochi fanno un assai
- Molti sono i chiamati, ma pochi gli eletti
- Il lupo perde il pelo ma non il vizio
- Muoia Maddalena ma muoia a pancia piena
- Donato è morto e Dato è a letto infermo
- Morte di suocera, dolor di gomito
- Morto il cane, è cessata la rabbia
- Sempre malato campa cent’anni (aprox.)
- Chi ha una bella moglie deve avere più d’un par d’occhi (parc.)
- Casa senza donna impoverisce
- Donna e vento cambiano ogni momento
- Il mondo è rotondo e chi non sa nuotare va a fondo
- Nulla di nuovo sotto il sole
- Nuotare, nuotare, e affogare sulla riva
- Nessuno può dare quel che non ha
- Non cessar per gli uccelli di seminar piselli
- Nessuno è perfetto
- Nessuno è profeta in patria
- Nessuno è contento della propria sorte
- Chi fa quel che può, non è tenuto a far di più
- Nessuno nasce imparato
- Non si può essere giudice e parte
- Non si può servir a due signori
- Nessuno si ricorda di Santa Barbara finchè non tuona
- Non conviene cantar vittoria prima della battaglia
- Non metter bocca dove non ti tocca
- I gonzi e gli ostinati fanno ricchi gli avvocati
- A ricco non dovere e a povero non promettere
- Né nozze senza canto, ne mortorio senza pianto
- A chi mangia le pere col padrone non toccano le migliori
- Chi si vergogna non si satolla (parc.)
- Se non vedo non credo
- Non ti fidare, non perseverare e non entrare in una confraternita
- Non mordere, se non sai se sia pietra o pane (parc.)
- Non c’è peggior padrone di chi fu servitore (parc.)
- Dove manca il pane manca tutto (aprox.)
- Non c’è giovane che non sia bella né vecchia che non sia brutta
- Né pentola senza lardo, né sermone senza Agostino
- Non c’è peggior padrone di chi fu servitore (parc.)
- Non vi è sabato senza sole, non vi è donna senza amore
- Né muore il padre né ceniamo
- Non sono tutti quelli che ci sono, né ci sono tutti quelli che sono
- Non accettare corruzione e non perdere il diritto
- Segreto confidato non è più segreto
- Gioventù non ha virtù (parc.)
- Né erba nel grano né sospetto nell’amico
- Il gobbo non vede la sua gobba, ma quella del suo compagno
- Nessuna meraviglia dura più di tre giorni
- Nessuno si spaventa sulla testa d’altri
- Non basta essere buono, bisogna sembrarlo
- Due galli in un pollaio non van d’accordo
- Non conviene cantar vittoria prima della battaglia
- Chi vuol cogliere le pere acerbe le guasta
- Chi non mangia al desco ha mangiato di fresco
- No d’onde sei, ma d’onde pasci
- Nessuno dà quel che non ha
- È meglio un presente che due futuri
- Non rimandare a domani quello che puoi fare oggi
- Non gettare le perle ai porci
- Altro è dire, altro è fare
- Tra il parere e l’essere ci sta quanto tra il cucire e il tessere
- Non è più pulito chi più pulisce, ma chi meno sporca
- La maggior ricchezza è nulla desiderare
- Risparmiare è più difficile che guadagnare
- Chi perde piacere per piacere, non perde niente
- Non è tutt’oro quel che riluce
- Il diavolo non è così brutto come lo si dipinge
- Non è bello ciò ch’è bello, ma è bello quel che piace
- Non c’è pane senza pena
- Non c’è matrimonio senza festa
- Cade anche un cavallo que ha quattro gambe
- Non c’è carne senza osso
- Colle chiavi d’oro s’apre ogni porta
- Non v’è pane senza pena, non v’è rosa senza spina
- Non v’è gioia senza noia
- Quand’è pagato, non è più caro
- Ogni giorno ha la sua pena
- Con i quattrini si fa tutto
- I piccoli nemici e le piccole ferite non voglionsi disprezzare
- Non c’è felice al mondo che non gli manchi qualcosa
- Ogni grano ha la sua crusca
- Chi bella vuole apparire, deve soffrire
- Non si dà fumo senza fuoco
- Nessun male dura cent’anni
- Non c’è male che per ben non venga
- Il meglio disprezzo è la noncuranza
- A buona volontà non c’è difficoltà
- Un soldo risparmiato è un soldo guadagnato
- L’economia è parente della fortuna (parc.)
- La fame, gran maestra, anche le bestie addestra
- Non c’è miele senza fiele
- Nessun uomo è senza difetti
- Non insegnare ai gatti rampicare
- Sposa novella sempre bella
- Buon tempo e mal tempo non dura tutto il tempo
- Non v’è pignatta sì brutta che non trovi il suo coperchio
- La parola non è mal detta se non è mal presa
- Non c’è pane senza pena
- Il tuo nemico è quel dell’arte tua
- Non c’è peggior cieco di chi non vuol vedere
- Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire
- Pancia vuota, cattivi pensieri
- Ogni fallo aspetta il suo laccio (parc.)
- Diciott’anni non son mai stati brutti
- La parola muove, l’esempio trascina
- Non c’è primavera senza fiori né estate senza calori
- Non si può cominciare la casa dal tetto
- Bisogna distendersi quanto è lungo il lenzuolo
- L’apparenza inganna
- Piangere il morto son lacrime perdute
- Non si parla di corda in casa dell’impiccato
- Non prendere lucciole per lanterne
- Non vendere la pelle dell’orso prima di averlo preso
- Ogni regola ha la sua eccezione
- Non c’è rosa senza spine
- Quando c’è la salute c’è tutto
- Nessun piacere senza dispiacere
- Male non fare, paura non avere
- L’ultima paglia annienta un asino
- Non sputare nel piatto dove mangi
- Non offende chi vuole ma chi può
- Bisogna dare tempo al tempo
- La suocera non ricorda mai che fu nuora
- Chi vuol pane porti letame
- Roma non fu fatta in un giorno
- Il miele non è fatto per gli asini
- Chi vuole pesce, bisogna che s’ammolli
- Non si può bere e fischiare
- Non si può cantare e portar la croce
- Non si può far la frittata senza rompere le uova
- Nessuno si può piacere a tutti
- Chi ha il naso di cera non si avvicini al fuoco
- Non di solo pane vive l’uomo
- Tutte le dita non sono pari
- Non ridere della mia bua: oggi mia, domani tua
- Ogni parola non vuol risposta
- Tutte le verità non son da dirsi
- Tutto quel che è bianco non è latte
- Non tutte le ciambelle riescono col buco
- Incarta e porta a casa!
- Nuovo re, nuova legge
- Non dar consiglio a chi non te lo chiede
- Non serve dire: di tal acqua non berrò
- Venga tardi e venga bene
- Ogni pentola ha il suo coperchio
- Colla pioggia e col sole sempre qualcuno è scontento
- Le seconde parti non sono mai state buone
- Cosa ben cominciata, è mezza fatta
- Ogni fatica merita ricompensa
- L’amore e la fede dall’opera si vede
- A quattrino a quattrino si fa il fiorino
- Tutti i mestieri dan da mangiare
- Ascoltare, vedere e tacere son tre cose da sapere
- Occhio per occhio, dente per dente
- Occhio non vede, cuore non duole
- Occhi verdi, duchi e re
- Se non è zuppa, è pan bagnato
- Pentola che troppo bolle, perde sapore
- Tavola senza sale, bocca senza saliva
- Raglio d’asino, non arrivó al cielo
- Al peggio non c’è mai fine
- Pecora che bela, perde il boccone
- Fare come le pecore: dove va una vanno tutte
- Nella vita ci vuol pazienza
- Padre commerciante, figlio cavaliere, nipote mendicante
- Uccellino que cresce in terreno incolto, sempre lí pigola
- Parola detta e sasso tirato non tornano indietro
- Vale più un fatto che dieci parole
- Parole e piume, se le porta il vento
- Il pane degli altri ha sette croste
- Pane con pane, cibo degli sciocchi
- Se oggi va bene, domani può andar male
- L’amore non ha età
- Cattivo operaio non trova mai i buoni arnesi
- La vecchiaia è una malattia che non si guarisce
- Chi è nato disgraziato, anche le pecore lo mordono
- I cocci rotti somigliano alla pignata
- Chi bella vuol apparire, un poco deve soffrire
- Il quattrino fa cantare il cieco
- A tutto c’è rimedio fuorché alla morte
- Dai tuoi più lontano che puoi
- Quando tarda, è figlia femmina
- Piano, piano, si va lontano
- Peccato confessato è mezzo perdonato
- Quando litigano le serve si scoprono parecchi altari
- Dove non è pericolo non manca il coraggio
- Sarà peggio la ricaduta della caduta
- Can che abbaia, non morde
- Chi ha invidia, ha doglie (aprox.)
- Chi pesca un pesce è pescatore
- Pietra mossa non ha muschio
- Pensa il ladrone che tutti sian di sua condizione
- A pensar male, s’indovina sempre
- Piacere e allegria presto vengono e presto vanno
- Abbi cause e vincile
- Povertà non è vizio
- A penna a penna si pela l’oca
- Chi ha mestiere non può perire
- Tante teste, tanti cervelli
- Chi ha quattrini ha tutto
- Chi pon il suo naso a consiglio, l’un dice bianco e l’altro vermiglio
- Fatica per sapere e lavora per avere
- Troppa elemosina rompe la bisaccia
- Per il pane balla anche il cane
- Dal canto si conosce l’uccello
- Dal bàndolo si dipana la matassa
- Dal fumo, fuoco s’argomenta
- Per interesse ti voglio Andrea
- Per questo si vende la vacca; perchè uno si mangia la coscia y l’altro la costata
- Parla poco, ascolta assai e giammai non fallirai
- Chi molto parla, spesso falla
- A far del bene ci si rimette sempre
- I cocci rotti somigliano alla pignata
- Chi vuol la figlia carezzi la madre
- Per i Santi la neve sui monti; per Sant’Andrea, la neve sui piedi
- Chi lascia un vicino perchè ha un difetto ne trova un altro che ne ha cento
- Tanto pane, tanto Sant’Antonio
- Per San Biagio l’invernata è fuori
- Per San Biagio, un’ora in più
- Fa bene che male te ne viene
- La formica morì quando ebbe le ali
- All’opera si conosce il maestro
- Per un chiodo si perde un ferro, per un ferro si perde un cavallo
- Per un cattivo monaco non si chiude il convento
- Per un orecchio entra e per l’altro esce
- Visto una volta, creduto cento
- Per un punto Martin perse la cappa
- Chi la dura, la vince
- Domandando si va a Roma
- Ogni cosa vuol principio
- Prometti poco, ma poco che prometti lo devi mantenere
- Promettere e non mantenere è villania
- Presto e bene raro avviene
- Porco venduto a credito grunisce tutto l’anno
- Porta aperta i Santi tenta
- La sella non è fatta per l’asino
- Chi non può avere la carne, beva il brodo
- Non sappia la tua destra quel che fa la tua sinistra
- Volere è potere
- Chi a buon albero s’appoggia, buona ombra lo ricopre
- Chi di ferro colpisce, di ferro perisce
- Chi il suo cane vuole ammazzare, qualche scusa sa pigliare
- Chi non guarda avanti, rimane indietro
- Chi sputa in cielo, gli ricade addosso
- Chi ama il pericolo, perirà in esso
- Il mare insegna apregare
- Chi prima nasce, prima pasce
- Chi monta più in alto che non deve, cade più in basso che non crede
- Vino dentro, senno fuori
- Chi bestia va a Roma, bestia ritorna
- Ben ama chi non oblia
- Chi ben ha ben avrà
- Chi sta bene non si muove
- Chi ama me, ama il mio cane
- Chi ama me, ama il mio cane
- Chi ben semina, ben raccoglie
- Chi ti vuol bene ti fa piangere, chi ti vuol male ti fa ridere
- Chi cerca, trova
- Chi tace acconsente
- Chi fa in fretta, ha disdetta
- Chi ride e canta il suo male spaventa
- Chi ha mangiato la carne deve rodere gli ossi
- Chi mangia la vacca del re, a cent’anni di là ne paga le ossa
- Chi mangia le mature, mangi le dure
- Chi conserva, ritrova
- Chi scherza col fuoco alla fine si brucia
- Chi dei panni altrui si veste, presto si spoglia
- Chi pratica col lupo, impara a urlare
- Chi dorme con i cani, si alza con le pulci
- Chi va con lo zoppo, impara a zoppicare
- Chi dà il suo prima di morire, apparecchiesi a ben soffrire
- Chi dá del pane a cani altrui, spesso viene abbaiato dai suoi
- Chi dà per primo dà due volte
- Chi sguazza in gioventù, stenta in vecchiaia
- Ha (un) bel mentir chi vien da lontano
- Chi dai suoi si allontana, Dio lo lascia
- Chi paga il dovuto, è ricco di tutto il resto
- Chi smette di essere amico, non lo è stato mai
- Chi lascia la strada vecchia per la nuova, sa quello che lascia ma non sa quello che trova
- Non si può bere e fischiare
- Chi dice quel che vuole, sente quel che non vorrebbe
- Chi due lepri caccia, l’una non piglia e l’altra lascia
- Chi dorme, desina
- Chi maneggia il lardo, si unge le mani
- Al bugiardo, non è creduto il vero
- Chi ha fiducia nello sciocco, riceve sciocchezze
- Chi è causa del suo mal pianga se stesso
- Chi fugge in tempo, arriva in tempo
- La pazzia non è una malattia da medici
- Chi sta alle scolte, sente le sue colpe
- Chi di speranza vive disperato muore
- Chi aspettare puole, ha ciò che vuole
- Chi è senza peccato tiri la prima pietra
- Chi brutto ama, bello gli pare
- Chi promete, in debito si mette
- Chi va a Roma, perde la poltrona
- Chi ha passato il guado sa quant’acqua tiene
- Chi conserva, ritrova
- Chi ruba una spilla, ruba una libbra
- Chi ha un mestiere di fame non muore
- Chi fa quel che può, non è tenuto a far di più
- Chi ha bevuto berrà
- Sognava il cieco che vedeva, e sognava quel che voleva
- Fatta la legge, trovato l’inganno
- Chi la vide e chi la vede ora, qual è il cuore che non piange?
- Chi scava agli altri la fossa, finisce per caderci
- Chi lontano si va a maritare, o è ingannato o va a ingannare
- Chi arriva tardi, né sente messa né mangia carne
- Chi sa tacere all’occasione guadagna più che a parlare
- Bene di mal acquisto non arricchisce il tristo
- Chi mal vive, mal muore
- Come uno si fa il letto, così dorme
- Mala natura fino alla fossa dura
- Chi dà cattivi passi, solleva cattive polveri
- Chi molto mette molto perde
- Chi più ha, più vuole
- Nessuno è più facile a vantarsi come chi ha minor merito
- Chi troppo vuole nulla stringe
- Chi dorme più d’otto ore asino nasce e asino muore
- Chi molto parla, spesso falla
- Chi molto promette, poco mantiene
- Chi troppo s’abbassa porge il culo
- Chi cambia non sempre migliora
- Chi asino nasce, asino muore
- Chi non mette il punto, mette la pezza
- Chi non va avanti, va indietro
- Chi non semina, non raccoglie
- Chi non zoppica, arranca
- Chi non può avere la carne, beva il brodo
- Chi non ha visto Siviglia non ha visto meraviglia
- Chi non ascolta consiglio, non arriva a vecchio
- Chi non compare, si perde
- Chi non può camminare, corra
- Chi non può dare all’asino dà al basto
- Chi non può mordere, non mostri i denti
- Chi non sa tacer, non sa parlare
- Fra Modesto non fu mai priore
- Chi non arrischia, non acquista
- Chi non s’avventura, non ha ventura
- Chi non semina non raccoglie
- Chi ti conosce non ti compra
- Chi non ha testa abbia gambe
- Chi non ha casa sua, è vicino di ogni quartiere
- Chi non ha fratelli non ha piede né mano
- Chi ha buoni padrini, ha buone ciambelle
- Chi non ne ha non ne perde
- Chi non fa il nodo, perde il punto
- Chi è debitore, non riposa come vuole
- Chi paga comanda
- Morì il povero nessuno lo sentì, morì il ricco e il corno suonava
- Chi predica al deserto, perde il sermone
- Chi presta quattrini perde gli amici e trova i nemici
- Chi prima arriva, (meglio) macina
- Chi ha fatto trenta, può fare trentuno
- Chi non fa quando può, non fa poi quando vuole
- Chi vuole pesce, bisogna che s’ammolli
- Chi esce fuor del suo mestiere, fa la zuppa nel paniere
- Vince colui che soffre e dura
- Chi fugge l’occasione, fugge il peccato
- Ride bene chi ride l’ultimo
- Chi ruba a un buon ladron ha cent’anni di perdon
- Chi è meschino nel suo paese, è meschino fuori paese
- Chi si scusa, si accusa
- Chi ha la coda di paglia, ha sempre paura che gli pigli fuoco
- Chi si ripara sotto la frasca, ha quella che piove e quella che casca
- Chi semina vento raccoglie tempesta
- Chi tardi si leva, tutto il giorno trotta
- Chi tardi arriva, male alloggia
- Chi tardi si leva, tutto il giorno trotta
- Chi ti dà un osso, non ti vorrebbe veder morto
- Quando il diavolo t’accarezza, vuole l’anima
- Chi teme l’acqua non entri nel mare
- Chi tempo ha e tempo aspetta, tempo perde
- Chi ha bisaccia e asino, quando vuole va al mercato
- Chi ha arte, ha parte
- Chi fa falla
- Chi ha il buon vicino, ha il buon mattino
- La pazienza medica tutti i mali (parc.)
- Chi ha un figlio maschio, non gridi al ladro
- Chi ha pecore ha lana (parc.)
- Chi trova un amico trova un tesoro
- Il vicino è come serpente, se non vede sente (aprox.)
- Chi si vergogna non si satolla
- Chi tutto nega, tutto confessa
- Chi tutto vuole, tutto perde
- Chi non vuol rendere fa male a prendere
- Commercio senza cervello fa l’uomo poverello
- Chi ha rubato la vacca, può rubare il vitello
- Chi troppo in alto sal, cade sovente precipetevolissimevolmente
- Tristo quel topo che non ha che un pertugio per salvarsi
- È del saggio cambiare opinione
- Motto antico, mai smentito
- Chi non ha debiti, è ricco
- Litigano le commari e si dicono le verità
- Il giusto soffre per il peccatore
- Le preghiere del re sono ordini
- Assai sa, chi non sa, se tacer sa
- Tante teste, tante idee
- Salii da casa mia e mi vergognai, tornai alla mia e mi confortai
- Cadere dalla padella alla brace
- Taglia più la lingua che la spada
- Una cosa regalata è bella e conservata
- Quel che si fa con piacere, non è fatica
- Si dice il peccato ma non il peccatore
- I cocci rotti somigliano alla pignatta
- La gola secca non brontola e non canta
- Segreto di due, segreto di Dio; segreto di tre, segreto d’ognuno
- Seminerai cuando potrai, pero in giugno mieterai
- Di settembre, o porta via i ponti, o secca le fonti
- Se vuoi male al tuo vicino, desideragli la roba in denaro
- Acqua e dieta ogni male acquieta
- Se mi vuoi bene, trattami come sei solito fare
- Chi fa del bene agli asini, riceve le pedate
- Se il cielo rovinasse, si piglierebbero molti uccelli
- Se il grande fosse valoroso, e il piccolo paziente, e il rosso leale, tutto il mondo sarebbe uguale
- Quando gli sciocchi non vanno al mercato, i furbi fanno buoni affari
- Se il bambino piange, lo calmi la madre; se non vuole tacere, lo lasci piangere
- Se di novembre tuona, l’annata sara buona
- Giustizia è il dare ai buoni, premi, onori, giustizia è il castigare i malfattori (Aprox.)
- Se dai a poco, venderai più di quattro
- Se l’invidia fosse febbre tutto il mondo ce l’avrebbe
- Se la montagna non va da Maometto, Maometto va alla montagna
- Se la pillola avesse buon sapore, dorata non sarebbe per di fuori
- Quando tira vento non puoi dire bel tempo
- Con la volpe conviene volpeggiare
- Di quel che non si vuole, è pieno il piatto
- L’invidia segue la virtù
- Chi non sa pregare, vada in mare a navigare
- Chi vuole un buon rapuglio lo semin di Luglio
- Chi vuole l’uovo sopporti la gallina
- Chi ama me, ama il mio cane
- Muove la coda il cane, non per te ma per il pane
- Chi fa da sé, fa per tre
- Chi piglia e dà, in Paradiso va
- Odi, vedi e taci se vuoi vivere in pace
- Se vuoi viver sano e lesto, fatti vecchio un po’ più presto
- Se tua moglie ti ordinasse di buttarti dal tetto, pregala che sia basso
- Quando forte piove, presto scampa
- La corda si rompe dov’è più sottile
- Parla sempre chi meno dovrebbe
- Ognuno stia al suo posto
- Segui la formica se vuoi viver senza fatica
- Non si può volare senz’ali
- Senza pane e senza vino l’amore non dura da sera a mattino; senza vino e senza pane l’amor non dura da sera a mane
- Ognuno ha i suoi gusti
- Ogni cosa vuol principio
- Sole d’inverno e amore di maliarda tardi viene e poco tarda
- Il sole di marzo scortica
- Sole d’alta levata, non è mai di durata
- Si vive solo una volta
- Sognava il cieco che vedeva, e sognava quel che voleva
- Non si può bere e fischiare
- Suocera e nuora, tempesta e gragnola
- Niente dura in eterno
- Soffri e taci, ogni cosa ha fine
- Tal padrone, tal servitore
- Ogni simile ama il suo simile
- Così presto muoion le pecore giovani come le vecchie
- Tanto va la gatta al lardo, che ci lascia lo zampino
- Tanto è ladro chi ruba che chi tiene il sacco
- Tanto voleva bene il diavolo a suo figlio, che gli cavó un occhio
- L’essere sta nell’avere
- Tanto va l’orcio per l’acqua, che si rompe
- Tiene sempre una candela accesa, non si sa mai l’altra si spegne
- Tirare la pietra e nascondere la mano
- Tutto a suo tempo
- Tutto passa
- Da novello tutto è bello
- L’amore vince tutto
- Bellezza di corpo non è eredità
- Ogni medaglia ha il suo rovescio
- Tutte le strade portano a Roma
- Tutti siamo figli di Adamo ed Eva
- Cornuto e mazziato
- Dopo la pioggia viene il sereno
- Trenta monaci ed un abate non farebbero bere un asino per forza
- Pancia piena, piede che dorme
- Pancia vuota cattivi pensieri
- Trista è quella casa ove le galline cantano, e’l gallo tace
- Segreto confidato non è più segreto
- Ogni abuso permesso – ne porta altri appresso
- Un asino gratta l’altro
- Chiodo scaccia chiodo
- A granello a granello s’empie lo staio e si fa il monte
- Nessun medico è meglio di tre
- Un padre campa cento figli e cento figli no campano un padre.
- Cause e liti non finiscono mai
- I più destri nuotatori sogliono morire annegati
- Chi nasconde l’ago nel pagliaio non l’avrà né lui né gli altri
- Una bella cappa può coprire una bella gobba
- Una cosa è remare, un’altra arrivare
- Una rondine non fa primavera
- Contan più gli esempi che le parole
- Una mano lava l’altra e tutte e due lavano il viso
- Una mela al giorno, toglie al medico di torno
- La pecora rognosa ne guasta un branco
- Una parete bianca serve al pazzo como foglio
- Una volta si ingannano i prudenti e due gli stolti
- Pochi si sono sposati senza essersene pentiti
- Uno scuote il cespuglio, l’altro acchiappa l’uccello
- Una ne pensa l’asino e l’altra l’asinaro
- Uno e nessuno è tutt’uno
- Uno fa il letto e l’altro vi si sdraia
- Uno semina e un altro raccoglie
- Chi è nato fortunato è sempre fortunato
- Ciccio comanda a Cola, Cola comanda a Ciccio
- Alcuni servono per vendemmiare, altri per fare cesti
- A chi tanto e a chi niente
- Uno fa i miracoli e un altro raccoglie i moccoli
- L’uso è il miglior maestro
- Al contadino non far sapere quanto sia buono il cacio colle pere
- Se ne vanno gli amori, e restano i dolori
- Il bene trova il bene
- Si vede la scheggia nell’occhio altrui e non si vede la trave nel proprio
- Chi mangia solo crepa solo
- È vecchio Pietro per essere pastore
- Fortuna e vento son le mani del Signore
- Aceto e miele hanno un brutto sapore e fanno bene
- Il pane al sapore e il vino al colore
- Vesti un legno, pare un regno
- Adagio, perché ho fretta
- Viva la gallina e viva con la sua pepita
- Giacchè non sei casto, sii prudente
- Giumenta stanca, trova prato
- Ciabattin, fa l’arte tua
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